L’ossessione territoriale è un tipico caso di inerzia psicologica. Per quasi tutta la sua esistenza, in quanto specie animale distinta, l’homo sapiens ha equiparato il controllo del territorio a quello delle fonti di sussistenza. È solo con la rivoluzione industriale, che la produttività si è innalzata a vette mai raggiunte prima. Intorno al 1880, il PIL della Gran Bretagna, con i suoi 210.000Km2 di superficie e 35 milioni di abitanti, era uguale a quello dell’Impero Russo, con 24 milioni di Km2 con una popolazione di 115 milioni. Ma la produzione industriale britannica era tre volte superiore. Neppure allora, però, l’atavismo territoriale scomparve dall’orizzonte culturale della politica internazionale.
Manlio Graziano: Geopolitica. Questo atavismo sviluppa una serie di conflitti infiniti. Gli scontri odierni in Palestina e in Ucraina rientrano in questi parametri? Come superarli? Quando hanno iniziato a svilupparsi.
Conduce Roberto Hechich. Regia di Samuele Guizzon
GED [Ep.134] – Conflitti Infiniti e l’Ossessione Territoriale
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