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Dalla lettura delle oltre 20.000 relazioni fatte a fine guerra dagli ufficiali italiani presi prigionieri nel periodo della ritirata seguente la rottura del fronte a Caporetto, nell’ottobre del 2017, emerge una realtà completamente diversa da come l’hanno raccontata.
Si è riversata la colpa della disfatta sulle truppe, per proteggere gli errori di comando. Non si è tenuto conto che le stesse tattiche innovative e precorritrici di quelle attuate vent’anni dopo nella Seconda Guerra provocarono molti più danni e arretramenti sul fronte francese nella primavera successiva.
Paolo Gaspari ripercorre le vicende che portarono al momentaneo tracollo dell’Esercito Italiano.
Conduce Roberto Hechich, con Serena Pattaro