Dal Trivenetoblog MR: https://www.movimentoroosevelttriveneto.it/la-regione-friuli-venezia-giulia-scende-in-piazza/
Trieste
Tra le 11 e 12 in Piazza Unità davanti al palazzo della regione pochi manifestanti purtroppo, ma più numerosi rispetto alle precedenti proteste.
Bambini già in lockdown e reclusi in casa a causa di compagni positivi, in quarantena nonostante il tampone negativo. È scandaloso come li stanno trattando. La DAD non funziona ed è un peso sulle famiglie che devono lavorare e non possono permettersi di seguirli nella confusione della farraginosa gestione dei sistemi della didattica digitale.
Per fortuna i bambini che sono positivi stanno tutti bene, per quanto a mia conoscenza. Non c’è motivo di imporre loro queste assurde restrizioni!
Alla precedente manifestazione erano quasi di più le forze dell’ordine che i manifestanti. Oggi, ancora la gente è troppo poca, tuttavia … qualcosa sta cambiando?
Udine
Siamo in Piazza 1 maggio tra le 17 e le 18, poca gente purtroppo.
La polizia dislocata ovunque, osserva la situazione da lontano. Un giovane peruviano tiene un bell’intervento conciso spiegando come potenziare le proprie difese immunitarie. Ho partecipato a quasi ogni manifestazione contro le limitazioni della libertà che si sono svolte a Udine.
Una volta al mese vado in Austria, quando torno in Italia, al confine non c’è l’ombra di un poliziotto. A Vienna quasi nessuno cammina in maschera, tranne sui mezzi pubblici. A Linz qualcuno la mette, ma sono pochi, a Graz forse un po’ di più.
Qui a Udine mi evitano come un appestato e una giovane donna mi grida dall’altro lato del marciapiede “lei deve mettere la mascherina”! Mi sento molto triste per lei e tutti coloro che, come lei, sono pervasi dalla paura. A Vienna nessuno ha la maschera quando passeggia nel Wienerwald…oggi nel bosco del Cormôr, speravo di non incontrare gente imbavagliata, purtroppo invece ne vedo molta…sono comunque fiducioso che riusciremo a superare questo triste capitolo della storia dell’umanità
Si ringraziano per i contributi video e cronaca delle manifestazioni Marco La Valle e Giancarlo Feruglio
Articolo di Roberto Hechich