Il Giudizio, La Resurrezione dei morti, non nella carne, ma nello spirito. Ciò che era carne, il passato, non merita di rivivere ma, nel campo dello spirito, nulla va perduto. E’ la verità misconosciuta che si libera e si integra nella sua unità. E’ la parola perduta degli antichi saggi che ritorna. Ma è anche, la resurrezione del Maestro, di Hiram. Ma, il giudizio, nel senso più ristretto, porta al senso di colpa, o meglio, la paura del giudizio. Senso di colpa e paura si intrecciano. Paura di aver avuto troppo, paura di essere giudicati per quello che si fa, non per quello che si è. Senso di colpa per il successo, per le cattive azioni. La morale si fa giudicatrice; il giudizio morale, imposto, come un tarlo, può divorare attraverso il senso di colpa, come ha divorato Raskol’nikov in Delitto e Castigo. E allora ci accorgiamo che il giudizio di cui dobbiamo avere più paura, quello più implacabile, è quello evocato dal senso di colpa, da noi stessi. Seconda parte, a cura di Gioele Magaldi, Sergio Magaldi e Gianfranco Pecoraro (Carpeoro). Conduce Roberto Hechich
Massoneria On Air [Ep.28] – Giudizio e Senso di Colpa (seconda parte)
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