La democrazia, nel mondo, è sempre più minacciata e in recessione. I pericoli vengono non solo a causa di minacce “esterne“, alle società, la cosiddetta guerra ibrida, ma anche dal loro interno. Grazie alla paura dovuta a pandemie, crolli economici, guerre, shock energetici, i diritti, anche all’interno delle democrazie, si restringono sempre più. La paura condiziona i nostri giudizi ed il calcolo dei vantaggi e degli svantaggi, la paura ci preclude la saggezza, distorce l’istinto.
La paura è il vuoto dentro di noi, è assenza di ragione, è chiusura. Ci aggrappiamo a qualsiasi cosa, ad ogni vacua speranza, a qualunque individuo che, dopo averla suscitata, ci prometta di allontanarcela, la paura. La paura è la nemica della democrazia, dell’eguaglianza e della giustizia. Nessun regime democratico ed equilibrato può resistere a massicce iniezioni di paura. Benjamin Franklin diceva che una società che antepone alla libertà, la sicurezza, che ha quindi paura, non merita né l’una né l’altra. Ce ne siamo accorti durante la pandemia dove, di fatto, diritti costituzionali sono stati ignorati (l’attuazione del coprifuoco ne è forse l’esempio più lampante). Oramai, secondo un rapporto del Economist Intelligence Unit la piena democrazia si applica solamente nel 6,4 % del mondo (e in questo 6% non ci siamo noi, come gli USA stessi, la Germania o la Francia, anche se non di molto). Il Cile è più “democratico” di noi per esempio. Noi siamo, assieme a tutti paesi citati, nelle “democrazie imperfette“.
Siamo convinti che, come l’aria o la luce, la Democrazia sia qualcosa di acquisito, indissolubile, irreversibile, ma non è così: solo con la continua partecipazione, lotta, attenzione, apprendimento, miglioramento culturale e della conoscenza, si preservano e migliorano le forme di Democrazia che abbiamo. Basta poco per restringerle, lo abbiamo visto nel passato. E le forme di apatia sono quelle più pericolose per la democrazia. La natura aborrisce il vuoto: dove la Democrazia e i conseguenti diritti si riducono a un contenitore formale, vuoto all’interno, questo viene riempito di autoritarismo, solo formalmente ancora democratico. all’inizio, e sempre più dispotico nel tempo. Lo stiamo vedendo attorno a noi.
A cura di Gioele Magaldi. Conduce Roberto Hechich
Pane al Pane [Ep.42] – Alla Ricerca della Democrazia perduta (Parte 1)
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