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Vittorio Bulbarelli è un infermiere lombardo, “sospeso” per il suo no al vaccino. Partito da casa il 30 agosto alle 6,30 da un paese vicino Curtatone (Mantova) ed arrivato il 27 settembre, a piedi, al santuario di Medjugorje. Vittorio, ha lasciato la sua città ed il lavoro, perchè sospeso e senza stipendio, dopo 36 anni di servizio, per non aver accettato l’obbligo vaccinale contro il Sars Cov2, imposto a tutti i sanitari il 1 aprile scorso. Così, costretto a casa, ha deciso di intraprendere un viaggio spirituale, in povertà, difficile sul piano fisico, ma per lui necessario, per ritrovare quella spiritualità forte e semplice, che può rigenerare. Dopo alcune tappe italiane, tra cui Venezia e Trieste, ha camminato in Slovacchia e Croazia, fino a giungere a Zara, Spalato e da lì in Bosnia-Erzegovina.
Intervistato la sera stessa del suo arrivo a Medjougorje, la meta religiosa e spirituale del suo cammino “ribelle“, ecco che cosa ci ha detto.
Intervistato la sera stessa del suo arrivo a Medjougorje, la meta religiosa e spirituale del suo cammino “ribelle“, ecco che cosa ci ha detto.
A cura di: Monica Soldano