Che succede ai nostri diritti nel mondo virtuale?
Il tema dei diritti dell’identità virtuale è nell’agenda globale da molti anni, ed ha accresciuto la sua importanza in modo esponenziale a seguito dell’attacco alle Torri Gemelle.
Ognuno di noi è indistricabilmente connesso, costantemente, ad una serie enorme di app, siti web e, in generale, tecnologie che registrano i nostri spostamenti, pagamenti, preferenze su innumerevoli fronti… è praticamente impossibile non ammettere che nel mondo virtuale esista un alias per ciascuno di noi, e che quell’alias porti con se delle informazioni estremamente personali.
Oggi questo tema si inserisce di nuovo, prepotentemente, nel dibattito pubblico, a seguito dei diversi scenari post-covid19 ai quali ci stiamo preparando e che sembrano voler richiedere un’aumento della tracciabilità su scala globale, minando alla nostra libertà e privacy.
La limitazione dei diritti fondamentali non si è fermata con l’entrata di Big Data all’interno delle nostre vite, ma anche ad un progressivo aumento della censura e ad una progressiva limitazione del diritto di parola e di espressione.
Che diritti abbiamo sulla nostra identità virtuale? Siamo padroni del nostro patrimonio di dati che rilasciamo costantemente nella galassia cibernetica?
E che cosa sta succedendo, proprio oggi, in questi nuovi scenari post-pandemici, in cui il tracciamento digitale sembra ormai inevitabile e la censura imperversa, per tutte le voci fuori dal coro?
Scopriamolo in un nuovo appuntamento del Salotto Rooseveltiano, con i nostri ospiti speciali, esperti del settore, Fabio Fabretti (Border Nights), Margherita Furlan (Pandora TV), Andrea Lisi (Avvocato, Presidente ANORC professioni) e con Gioele Magaldi (Presidente MR) e Marco Moiso (Vicepresidente MR).