Home Rassegna Stampa Stampa & Omissis [24-04-21] – Ministro Speranza risponda a 6 semplici domande

Stampa & Omissis [24-04-21] – Ministro Speranza risponda a 6 semplici domande

by Redazione MRTV

Questo quello che proponiamo oggi nel nostro appuntamento di Stampa & Omissis Magazine, visto che da parte della stampa non abbiamo mai sentito domande che sarebbero non solo semplicissime, ma anche doverose, perché alla base ed alle fondamenta di tutto quello che stiamo vivendo da più di un anno a questa parte. Conduce Marco Ludovico

Le 6 domande che abbiamo posto al Ministro Speranza sono le seguenti:

1. Vige ancora l‘articolo 13 della nostra Costituzione oppure è stato abrogato?
Questo articolo è talmente chiaro ed esplicito che risulta impossibile pensare di aggirarlo, se non ignorandolo del tutto; infatti, in modo inequivocabile recita quanto segue: La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

2. Perché se, come da lei stesso ammesso all’interno del suo libro, sapeva tutto dal 2019 in merito all’infezione e relativa sua diffusione in corso in Cina, ancora a fine febbraio 2020 invitavate tutti a fare cene ed aperitivi con annesso palinsesto di tutti i presentatori tv intenti a mangiare involtini primavera negando ogni tipo di rischio?

3. Perché se già conosceva l’infezione dalla fine del 2019, in quanto in diretto contatto con le autorità cinesi, non ha riportato i dati delle autopsie fatte in Cina e le ha vietate (fortemente sconsigliate per la precisione, legandole poi oltretutto a delle condizioni che ne determinavano l’impossibile realizzazione pratica) per oltre un mese in Italia, costringendo gli operatori sanitari ad operare senza strumenti e quindi applicando cure diventate palesemente sbagliate e controproducenti fin dalla prima autopsia?

4. Perché, fin dal primo momento, si sono ostacolati tutti i mezzi di possibile cura e prevenzione nei confronti di persone malate, che quindi un problema ed un rischio concreto lo stavano correndo, etichettandoli come “rischiosi”, per poi accettare una somministrazione di massa di un nuovo tipo di vaccino, mai sperimentato nemmeno sugli animali, spacciandolo come sicurissimo senza poterne avere la minima prova e da fare per giunta su persone sane che problemi non ne hanno, arrivando fino all’estremo non senso di paventarne più volte addirittura l’obbligo?

5. Perché, ancora ad oggi, non è stato aggiornato né il piano pandemico né i protocolli di cura che ancora prevedono l’esatto contrario di ciò che bisognerebbe fare per curare questa infezione e che anzi hanno dimostrato di esserne i peggiori aggravanti (Tachipirina e vigilante attesa)?

6. Perché, nonostante sentenze pressoché univoche, Costituzione e leggi ancora vigenti fino a prova contraria, vi ostinate a introdurre misure restrittive, coercitive e liberticide di cui si ha la prova scientifica in merito alla assoluta infondatezza, se non in alcuni casi addirittura un danno maggiore al problema che si ponevano l’obiettivo di arginare, prendendo ad esempio altri paesi che NON le hanno applicate?

Attendiamo dal Ministro fiduciosi e con Speranza delle risposte chiare a queste semplici 6 domande altrettanto chiare.

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